I ragazzi e le ragazze dovranno essere accompagnati/e all’ingresso e all’uscita da un genitore o da un accompagnatore autorizzato dagli stessi almeno 10 minuti prima dell’inizio dei corsi. Per situazioni particolari dovrà essere avvertito l’allenatore o il dirigente responsabile. E’ obbligatorio portare al seguito un paio di scarpe da ginnastica pulite che vanno indossate solo dopo che si è entrati nello spogliatoio e da utilizzarsi per l’allenamento o la partita. In occasione di gare ufficiali, anche per facilitare il compito dei tecnici, si raccomandano i genitori parenti ed amici di mantenere un atteggiamento educato, civile e rispettoso dei migliori valori consoni della nostra disciplina. È consigliabile portare una maglia di ricambio da indossare a fine allenamento.
Caro papà,
lo sai papà che quasi mi mettevo a piangere dalla vergogna quando ti ho visto urlare dalle tribune contro l’arbitro? Io non ti avevo mai visto così arrabbiato!
Forse sarà anche vero che l’arbitro quella palla l’ha vista fuori e forse è un cretino come gli hai detto tu, ma quante volte la palla mi è caduta davanti ai piedi ed io sono rimasto impalato senza che tu mi dicessi niente? Anche se ho perso la partita “per colpa dell’arbitro” come dici tu, mi sono divertito lo stesso.
Ho ancora molte gare da giocare e sono sicuro che, se non griderai più, l’arbitro sbaglierà di meno…Papà, capisci, io voglio solo giocare: ti prego lasciamela questa gioia, non darmi suggerimenti dagli spalti che mi confondono: “schiaccia, alza, difendi”… : mi hai sempre insegnato a rispettare tutti, anche gli avversari e ad essere sempre educato.
Un’altra cosa, papà: quando l’allenatore mi sostituisce o non mi fa giocare, non arrabbiarti: io mi diverto anche a vedere i miei amici stando seduto in panchina: siamo una squadra e un po’ alla volta dobbiamo giocare tutti.
E, per piacere, insegnami a preparare il borsone e lascialo portare a me: c’è stampato sopra il nome della squadra e mi fa piacere far vedere a tutti i miei amici e compagni di scuola che io gioco a pallavolo.
Scusami papà ma quando torniamo a casa non dire alla mamma “sai cara, oggi il nostro campione
ha vinto” o “ha perso”: dille solo che mi sono divertito molto e basta. Non raccontare che ho vinto perché ho fatto cinque schiacciate vincenti di fila e ho recuperato il pallone quasi in mezzo al pubblico. Devi dire invece che tutti ci siamo impegnati tantissimo e per questo abbiamo vinto, come ha detto l’allenatore.
E ascoltami, papà: al termine della partita non venire nello spogliatoio per vedere se ho fatto bene la doccia e mi sono asciugato e vestito bene: che fa se mi metto la maglietta alla rovescia? Devo imparare da solo! E poi ci divertiamo un sacco nel farci gli scherzi, come quando andiamo in giro col pulmino e facciamo arrabbiare l’autista.
Non te la prendere papà se ti ho detto queste cose, lo sai che ti voglio tanto bene ma adesso è tardi, poi parliamo un’altra volta e spero che farai quello che ti ho detto; devo correre in palestra per l’allenamento e lo sai che se arrivo ultimo l’allenatore non mi farà giocare la prossima partita….
Tratto da : http://www.potenza.federvolley.it